Le Parole fra Noi

dal libro Un intenso venire, Passigli, 2017

DUE POESIE DI MARISA PAPA RUGGIERO

Una ferita interna, ma visibile
 
Il papiro conserva la mente del fiume
e il fiume conosce la lingua dei voli
dei fibrosi pilastri regnanti
sul fiume, la turgida lingua narrata
al germoglio che s'alza nell'aria
leccando i lobi del sole che spinge
da dentro il suo verde,
la sua anima sposa del fiume
Ed è qui sulla pietra a seccare,
l'urlo imploso nel fango, il coltello
da cui sguscia lo scriba che scava
sangue e linfa per farne parole,
la pesatura sulfurea della fame e la sete
intesa dal giunco
dall'airone che danza sull'acqua
                         e rammenta
il monsone e i vascelli di fibra
la calce viva straziare la luce
       il presagio
sepolto nel fondo ove giace
ravvolta nel fango
l'insonne spirale su cui è
                                  scritta la storia
la sua lingua
inchiostrata viva che traccia
scritture sismiche col fuoco


Il ponte

        È un grumo di corde e canne
sospeso tra due istanti
il colore esatto della mano
che lo traccia
       la cui materia ha
                          una fisiologia astrale
la stessa di questa
fame
        estratta viva dal corpo

nel punto ad x delle correnti


che nel gorgo mi specchia
              e t'invio da qui

                             un sms puoi vedermi


il ragno il grillo campestre sulla spalla
un girevole sole sulla testa
nell'aria secca di strida d'ali
e di naufragi
                   da qui che seguo
come oca selvatica
           la migrazione del mio corpo
altrove

io che perdo sostanza ad ogni passo

ma pompo ossigeno nel
            disegno avanzante
                       che ha forma di ponte
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