
SPECIALE 100 ANNI DI PCI
1921-2021: DAI TEATRI AI TEATRANTI
di Ugo Della Seta

Teatro Goldoni, Livorno - congresso socialista 15 gennaio 1921
Cento anni fa nasceva il Partito Comunista Italiano.
La nuova organizzazione politica vide la luce con il nome di Partito Comunista d'Italia - Sezione Italiana dell'Internazionale Comunista, che venne poi modificato nel 1943 in quello che avrebbe portato fino alla Bolognina.
Nell'ultimo giorno del XVII Congresso del Partito Socialista Italiano, che si tenne a Livorno dal 15 al 21 gennaio 1921, la corrente comunista abbandonò i lavori presso il Teatro Goldoni e si trasferì al vicino Teatro San Marco, dove procedette alla fondazione del nuovo partito.

Delegati del congresso socialista a Livorno
I protagonisti della scissione, guidati da grandi personalità come Antonio Gramsci, Amadeo Bordiga e Umberto Terracini, arrivarono allo storico strappo non ritenendo più la vocazione riformista del vecchio partito compatibile con la propria visione della politica e della società.



Antonio Gramsci Amedeo Bordiga Umberto Terracini
Anche oggi, come allora, il Paese è alle prese con un momento di grande delicatezza, con i partiti che sbandano e si smembrano, le istituzioni che vedono minata la propria credibilità, i cittadini che assistono allo spettacolo attoniti e perplessi.
Ad un secolo di distanza, le immagini dei due momenti - messe in parallelo - ci rendono un quadro impietoso, ci mettono dinanzi ad una prospettiva inquietante.
La scissione del 1921, nel bene e nel male, scaturì da forti tensioni ideali, da insopprimibili pulsioni morali, da inarrestabili passioni politiche, da convinzioni travolgenti e insindacabili sull'uomo e sul suo destino.
Oggi, proprio mentre la eccezionale crisi in atto richiederebbe idee straordinariamente nuove e alte, gli scossoni politici nascono da modesti contrasti personali, trame dal corto respiro, operazioni di piccolo cabotaggio.
Forse i fatti del passato ci appaiono sempre sotto una luce migliore ed aveva ragione Federico De Roberto a scrivere che "la nostra razza non è degenerata: è sempre la stessa".
Certo però che, guardando a cento anni addietro, il confronto risulta profondamente sconsolante; dal 1921 al 2021: dai Teatri di Livorno ai Teatranti dei Social.