
SPECIALE 100 ANNI DI PCI
MARIA COSTANTINO BUFALINI
(4 AGOSTO 1925-25 AGOSTO 2020)
di Jolanda Bufalini

Giulio Turcato "Comizio"
Nella Messina bombardata e distrutta del 1943 la strada di Maria Costantino incrociò quella dei comunisti. I senza tetto ammassati sotto il ponte Americano della città dello Stretto, in condizioni di spaventoso degrado fisico e morale, furono la prima spinta per il suo impegno sociale e politico, al quale avevano contribuito anche la guerra, il crollo del regime fascista e la sua insofferenza per il cattolicesimo ipocrita della realtà di provincia piccolo borghese nella quale era cresciuta.
Nel 1945 Maria partecipa con la delegazione siciliana al V Congresso del PCI a Roma (29 dicembre '45 - 6 gennaio 1946). Nel 1946 - lo deduco dai diari e dagli appunti conservati a casa - è la responsabile femminile della Federazione del PCI di Messina, certamente fa parte della segreteria della Federazione. Sono anni molto importanti per l'impegno politico delle donne che avevano ottenuto, per la prima volta in Italia, il diritto di voto attivo e passivo. Questo spiega il perché, in quegli anni, c'è sempre una compagna che parla nei comizi elettorali, e il perché dell'importanza che viene loro data nelle strutture organizzative e nella costruzione dell'UDI (non sempre nella storia del PCI abbiamo percepito la centralità del lavoro delle donne).
Il raggio di azione della Federazione di Messina riguarda non solo la città ma anche la provincia.
L'impegno di Maria Costantino è a tutto campo ma, in particolare, si occupa dei senza tetto (il loro enorme numero era dovuto ai bombardamenti) e di alcune vertenze sul lavoro femminile. Fra queste, soprattutto, l'organizzazione della lotta delle gelsominaie a Milazzo. Le raccoglitrici di gelsomino facevano un lavoro particolarmente duro, di notte, quando le corolle del fiore utilizzato nell'industria dei profumi, erano ancora aperte. Dopo ore e ore di lavoro notturno, quando si arrivava alla pesa, i fiorellini non pesavano niente. Per ottenere di più, le donne portavano con sé i bambini e le bambine, le loro dita sottili erano particolarmente adatte alla raccolta.
Un altro ambito di impegno è l'assistenza a donne e bambini, l'organizzazione e le partenze per le colonie, in coordinamento con l'UDI e con il Fronte dei giovani.
Maria è, come gran parte del gruppo dirigente di quegli anni, una esponente del "partito nuovo" di Togliatti. Sono la generazione della guerra e del dopoguerra che arriva alla militanza politica non per ideologia ma sull'onda delle distruzioni e, quindi, per la costruzione di una società diversa, secondo l'idea della democrazia progressiva e del partito di massa.
Fra il 1950 e il 1951 si trasferisce a Palermo, anche nel capoluogo fa parte del comitato federale regionale e degli organismi direttivi del capoluogo siciliano. Il 5 ottobre 1951 un lungo articolo del "Siciliano nuovo", settimanale del PCI, riporta la notizia del suo arresto a Lercara Friddi durante lo sciopero alle zolfatare Ferrara. Il giornale definisce l'arresto una provocazione pretestuosa.
In quello stesso anno Maria conosce e si innamora di Paolo Bufalini. Quando decidono di sposarsi, Paolo, che è il vice di Girolamo Li Causi, va a Roma a consultare Edoardo D'Onofrio e Pietro Secchia. Il matrimonio si può fare ma opportunità vuole che Maria lasci gli incarichi politici. La ragione (se così si può dire) sta nel fatto che Maria esce dalla relazione con un altro compagno, Pierino Mondello, da cui ha avuto due figli.
È una decisione molto sofferta che, tuttavia, Maria accetta. Dopo tentativi abbastanza tristi di impiegarsi in altri lavori, Maria Costantino - sia pure fuori dagli organismi dirigenti - riprende l'attività politica. È responsabile del Circolo culturale.
Nel 1957 Paolo, Maria e i bambini si trasferiscono a Roma. Maria lavora alla discoteca Rinascita nella libreria-discoteca di via delle Botteghe Oscure. Riprende a studiare e si laurea (le mancavano due esami e la tesi per laurearsi in Lettere). Diventa insegnante di lettere nella scuola media dell'obbligo, si collega con il CIDI, il coordinamento degli insegnanti democratici. Quando si stabilizza, nella scuola media statale di via della Paglia, diventa un punto di riferimento, introduce insieme alla collega Fiorella Durante (architetto, insegnante di disegno) metodologie innovative interdisciplinari. Durante l'ultimo periodo di insegnamento fa una battaglia e ottiene l'istituzione di classi musicali nelle scuole romane.