
COME FOGLIE NEL VENTO
Appunti per una lettura inquieta ai bordi
di una rêverie
di Silvia Del Campo











COME FOGLIE NEL VENTO è una installazione "a porte chiuse" nata da un progetto di Silvana Leonardi che in questo periodo di sospensione e rarefazione di attività artistiche ha voluto testimoniare la presenza e l'impegno di Studio Leonardi "zu spät?" nel contesto dell'arte contemporanea a Roma partecipando come negli anni passati, ma nel rispetto di tutte le regole imposte in questo periodo così particolare, alla 16° Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI .
COME FOGLIE NEL VENTO accoglie contributi verbo-visivi (foglie e fogli, per l'appunto) di 34 artisti, provenienti da diverse collocazioni geografiche e non solo, che hanno risposto con generosa sensibilità e impegno all'invito a partecipare a questo progetto con cui ci si è voluti richiamare alla consapevolezza della condizione umana che percorre da sempre la letteratura, la poesia e più in generale la storia della civiltà e più acutamente oggi, in questo tempo sospeso in cui la presenza del Virus ci ha reso più coscienti e vulnerabili mostrandoci perentoriamente la nostra precarietà e fragilità.
Noti e numerosi i riferimenti culturali di questa metafora che è topos nella letteratura e nella poesia, sia come supporto alla scrittura ( in un arco di tempo amplissimo, in un excursus diacronico che va dai responsi della Pizia alle più recenti performance newyorkesi) sia come tema a partire da Omero e passando per Virgilio, Dante, Leopardi, Rilke, fino a Ungaretti ma anche Grazia Deledda, Emily Dickinson, Antonia Pozzi, Umberto Saba, Nazim Hikmet... Il senso di attesa e sospensione che caratterizza l'oggi si traduce nell'aerea leggerezza dell'installazione che testimonia la partecipazione di artisti e poeti ad un momento storico imprevedibile e imprevisto che cambierà con ogni probabilità la Storia così come ha cambiato le nostre vite declinando perciò con sensibilità e empatia individuali un tema grande, oggi ancora più grande pesante ed attuale.
I fogli, le foglie sono "nel vento", c'è quindi un esplicito richiamo al volo...la foglia
non è precariamente attaccata al ramo in procinto di cadere, non è a terra a fare letto alle ombre e destinata al disfacimento.... è colta nell'attimo felice in cui volteggia libera nel cielo, e il suo volo potrebbe portarla chissà dove. In quel breve momento, in quell'illusione di libertà e di felicità è il senso del nostro essere al mondo, in quel volteggiare nel vento, vento che porta profumi, baci, sentore di mare o di fiori, è proprio lì che quasi con un effetto paradosso -tanto più breve e precario è l'attimo, tanto più è importante intenso e denso di significato- si gioca la nostra vita.
All'ombra delle foglie, non solo delle dorate foglie autunnali fragili e destinate alla caduta e al disfacimento, ma anche all'ombra delle tenere verdi foglioline che annunciano la primavera e la -possibile? - rinascita e vibrano e fremono nel sole e nel vento noi, donne e uomini, viviamo da sempre la nostra vita.
Comunicato Stampa